Scheda
Denominazione: Monumento per Sally Mayer
Posizione: ampliamento, giardino 1-2
Autore: Manfredo d’Urbino (architetto)
Data esecuzione: 1954, 1971
Sally Mayer (1875-1953) fu un importante industriale della carta nato a Worms in Germania; acquisì tramite la moglie Matilde Vita (1884-1970) la cartiera Fratelli Vita di Cairate (VA), che prese il nome di Vita Mayer. Grazie all’opera di Sally, già nel primo dopoguerra la cartiera conobbe una forte espansione. Sono di quegli anni le prime produzioni di oggetti di carta usa e getta quali i tissue e gli assorbenti igienici, che presto ebbero un enorme successo. Durante l’occupazione nazista Mayer si rifugiò con la famiglia in Svizzera, dove continuò ad aiutare i profughi ebrei. Al suo ritorno in Italia la produzione della Vita Mayer riprese rapidamente, favorita dalle buone condizioni degli impianti e dagli aiuti del piano Marshall.
Sally fu il primo presidente della Comunità Ebraica di Milano dopo la Seconda guerra mondiale gestendo l’assistenza ai profughi, la ricostruzione del Tempio di via Guastalla, la rinascita della scuola di via Eupili, la casa di riposo di via Jommelli. Alla sua morte il figlio Astorre (1906-1977) prese le redini dell’azienda di famiglia e diede un forte contributo allo Stato d’Israele di cui fu console onorario e all’ebraismo milanese, promuovendo la costruzione della nuova scuola ebraica. La sua azione diplomatica risultò preziosa in un periodo particolarmente turbolento per i rapporti tra la Chiesa e lo Stato d’Israele
Il monumento fu progettato dall’architetto Manfredo d’Urbino nel 1954 con modifiche nel 1971 e realizzato in granito di Baveno. Vi sono sepolti Sally e Astorre Mayer con le rispettive mogli e due nipoti.