Scheda
Denominazione: Monumento per Lina Bensussan
Posizione: campo 5, giardino 51-53-55
Autore: Giacomo Maselli (scultore)
Data esecuzione: 1928
Lina Bensussan morì nell’attentato di piazza Giulio Cesare per l’inaugurazione della Fiera di Milano il 12 aprile 1928, aveva tredici anni. Era un attentato al re Vittorio Emanuele III che doveva inaugurare La Fiera ma che non fu colpito perché il corteo era ancora in Stazione Centrale, la bomba era stata messa su un lampione. Lina si era recata alla fiera insieme alla domestica che morì e ai fratellini che rimasero feriti. Vi furono 20 morti e decine di feriti. Le indagini durarono anni e non portarono a risultati, i sospetti caddero sugli antifascisti di Giustizia e Libertà ma gli attentatori potrebbero essere stati dei fascisti dissidenti. Nemmeno Mussolini volle scavare a fondo sulla strage che servì a colpire gli antifascisti e mantenere le leggi speciali e inasprire i controlli di polizia sul paese.
Lo scultore Giacomo Maselli, nato a Cutrofiano (LE) nel 1883 e morto a Milano nel 1958, rappresenta una bambina che tiene in mano un fiore con il gambo spezzato. Al piede della statua l’epigrafe dice: “Lina Bensussan tragicamente assunta nel fiore degli anni ai gaudi celesti vittima innocente dell’immane eccidio di piazza Giulio Cesare ha perdonato agli empi uccisori e così perdoni Iddio onnipotente e misericordioso”.
Nel monumento sono sepolti anche il padre, la zia e i nonni di Lina, originari di Salonicco.